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GREEN ECONOMY: pianeta imballaggi

Abbiamo parlato più volte di economia circolare, dove nulla viene gettato in discarica perché rientra in circolo.
Uno dei settori in cui è più difficile mettere in pratica il riciclo è quello degli imballaggi.

Quante volte abbiamo aperto un sacchetto di snack o di cereali, oppure il detersivo della lavatrice, scoprendo nostro malgrado che era pieno solo a metà. Questo fenomeno si è acutizzato in occasione delle festività natalizie, con i cesti di natale apparentemente “ricchi”, ma poveri nella sostanza e pagati come confezioni piene.

Questi contenitori, violano i principi di sostenibilità ambientale.
Alcuni, nascondono il contenuto con etichette, con finestre opache, posizionate nei “punti giusti”. Altre sono fatte di cartoni semivuoti.

L’unico dato che potrebbe suggerire al consumatore la sproporzione tra contenuto e l’imballaggio è il peso della confezione.

Non dimentichiamoci, poi, dell’imballaggio della frutta e della verdura.
E’ bene sapere che Francia (a partire dal 2022) e Spagna (a partire dal 2023), hanno deciso di eliminare i contenitori di plastica della frutta e verdura, con l’ec- cezione dei frutti più fragili tipo i frutti di bosco. Gran parte dei vegetali e frutta non potrà essere più venduta in confe- zioni di plastica. E in Italia?

Il nostro paese non ha ancora recepito la direttiva europea n. 2019/904, che impone agli stati membri la diminuzione drastica della plastica entro il 2026.

Un ritardo che deve essere recuperato immediatamente.
Nel frattempo cosa possiamo fare? Siamo consumatori ed abbiamo un gran-

de potere, quello di influenzare e di decidere le tendenze del mercato. Come? Non compriamo imballaggi pieni di niente. Privilegiamo le confezioni 100% riciclabili.

Rimandiamo indietro gli acquisti tramite le piattaforme e-commerce, che ci vengono recapitati con scatole troppo grandi rispetto al contenuto.

Chiediamo alle aziende produttrici di ri- durre al minimo la quantità di vuoto. Tuteliamo il nostro ambiente, il nostro spazio in cui viviamo; per questo vi chiediamo di scriverci e segnalarci le confezioni piene di aria, la nostra Terra ci ringrazierà! (info@assoconfam.it)

Scarica qui il nostro Giornale: La voce dei diritti