Cibo e clima: quello che mangiamo cambia il mondo

Parlare di cambiamenti climatici significa anche parlare di cibo. Ogni coltivazione, ogni allevamento, ogni trasporto alimentare lascia un’impronta. La nostra dieta può essere una delle principali cause – o soluzioni – alla crisi ecologica che stiamo vivendo.

Il cambiamento climatico non è solo un problema di automobili e industrie. Anche il cibo che mettiamo in tavola ha un’impronta ecologica. Produzione intensiva, trasporti, deforestazione per fare spazio agli allevamenti: tutto ha un peso.

Secondo la FAO, il settore alimentare è responsabile di circa il 30% delle emissioni globali di gas serra. E un chilo di carne bovina può generare fino a 60 kg di CO₂.

Ridurre il consumo di carne, preferire prodotti locali, stagionali, vegetali, è una scelta concreta per ridurre il nostro impatto. Non serve diventare tutti vegani: basta cambiare prospettiva, dare valore a ciò che fa bene a noi e al pianeta.

Pensare a ciò che mangiamo come a un atto climatico ci permette di essere parte della soluzione. È tempo di chiedere più trasparenza, più coerenza, più giustizia alimentare. Anche sul clima, il cambiamento inizia nel piatto.

Ogni pasto è una decisione ambientale. Il nostro piatto può contribuire alla crisi climatica o alla sua soluzione. Scegliamo bene, ogni giorno.

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L.r. n.6/2016 – art. 7, co. 2 e 3. DGR n 966 del 22/11/2024 “Adozione Piano provvisorio di attività annuale per la tutela dei consumatori e degli utenti – annualità 2024”

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