RIFIUTI NATALIZI: dove mettere le bombolette spray?

Le festività natalizie portano con sé, inevitabilmente, anche tantissimi rifiuti: cibo avanzato, carta da regalo, materiali di imballaggio, scatole in plastica e cartone, nastri, fiocchi…ma anche vetro, tetrapak, luci di natale rotte, bombolette spray e così via…

Per quanto riguarda le bombolette spray, siamo sufficientemente informati sul loro appropriato smaltimento?

Ormai, tutti sono a conoscenza del fatto che possono contenere prodotti di tipo diverso: dai deodoranti alle vernici e alla neve per decorare le superfici come l’albero di natale, le porte e i vetri delle finestre, dalla lacca alla panna montata, dagli insetticidi ai prodotti per la pulizia della casa e così via. Ma, forse, non tutti sanno come smaltirle correttamente una volta vuote

Il contenuto – pericoloso o meno – definisce anche la destinazione del contenitore una volta che il primo si è esaurito. Quindi, avendo a cuore il futuro dell’ambiente, è indispensabile sapere dove gettarle verificando bene le indicazioni sull’etichetta.

Le bombolette spray non pericolose non hanno particolari segni identificativi; per un adeguato conferimento è sufficiente separarne i componenti e gettarli nell’apposito contenitore (dei metalli per l’alluminio di cui è composta la bomboletta – salvo diverse indicazioni da parte delle istituzioni locali – e della plastica per il tappo e il nebulizzatore). Invece, per quelle pericolose è opportuno controllare con molta attenzione:

  1. Il grado di nocività del materiale presente nella bomboletta (infiammabile, tossico e/o particolarmente inquinante).
  2. L’esistenza di disegni di oggetti (pittogrammi), indicanti il livello di rischio chimico (così come previsto dal Regolamento CE 1272/2008) rappresentati da una figura romboidale di colore rosso con all’interno un simbolo rappresentativo delle caratteristiche di pericolosità.
  3. La presenza congiunta, della sigla RUP (Rifiuto Urbano Pericoloso) e di un pittogramma di dannosità, che facilita il corretto conferimento all’ecocentro del comune di appartenenza e non, come molti credono, nel raccoglitore dei metalli.
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