BONUS SICUREZZA legge 197/2022

a cura di Carla Cocchi, Assoconfam Ancona

La legge di bilancio 2023 ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 il BONUS SICUREZZA ovvero l’incentivo dedicato al miglioramento della sicurezza all’interno della casa.

IN COSA CONSISTE

Il Bonus Sicurezza permette di usufruire della detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza per la casa fino a un limite massimo di 96.000 euro (oltre tale soglia non sarà possibile chiedere ulteriormente le detrazioni). L’agevolazione può essere richiesta fino al termine del 2024.

COSA COMPRENDE
Il bonus comprende le spese sostenute per:
– l’acquisto dei materiali
– l’installazione
– la progettazione
– i compensi per eventuali sopralluoghi e perizie da parte di un tecnico
– il compenso per eventuale certificazione di conformità dei lavori.

CARATTERISTICHE del BONUS
– non è legato alla riqualificazione edilizia
– non è legato alla ristrutturazione
– non è prevista la comunicazione ad ENEA
– non è previsto lo sconto in fattura o cessione del credito.
– non necessita di permessi specifici
– prevede solo la detrazione

CHI PUO’ RICHIEDERELO
Può essere richiesto da tutti i soggetti che sono tenuti al pagamento dell’IRPEF:
– proprietari e nudi proprietari dell’immobile
– coniuge, anche separato, del soggetto che ha la proprietà dell’immobile purché sostenga – la spesa con l’intestazione della fattura e relativo bonifico di pagamento
– familiare convivente del soggetto che ha la proprietà dell’immobile purché sostenga la spesa con l’intestazione della fattura e relativo bonifico di pagamento
– convivente del soggetto proprietario dell’immobile purché sostenga la spesa con l’intestazione della fattura e relativo bonifico di pagamento
– soggetti che hanno un diritto reale sull’immobile: usufrutto, uso, abitazione
soggetti locatari o comodatari
– soci di cooperative
– Imprenditori individuali per immobili che non siano beni strumentali
– Imprenditori individuali
– chi detiene una società semplice in nome collettivo o in accomodata semplice
chi ha un’impresa familiare.

QUALI SPESE SONO COPERTE
Il bonus sicurezza 2023 copre sia le spese per l’acquisto degli impianti di sicurezza sia quelle per l’installazione o la sostituzione.
Fra gli interventi ammessi:
– recinzioni murarie o cancellate delimitanti la proprietà
– rilevatori di apertura e di effrazione
– inferriate e grate alle finestre saracinesche
– tapparelle metalliche con bloccaggi
– pareti di vetro anti-rottura e antisfondamento
– porte blindate o porte rinforzate
– serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
– sistemi di allarme e relative centraline
– impianti di videosorveglianza a circuito chiuso (TVCC)
– fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati
– videocitofoni
– impianti antintrusione e antifurto
– casseforti a muro
– Impianti di rilevazione incendi, evacuazioni e controllo di fumi

Impianti di controllo degli accessi, dispositivi di protezione da allagamenti e fughe di gas
NB: Le spese per la sottoscrizione di contratti di vigilanza e sorveglianza non sono detraibili con il Bonus Sicurezza 2023.

COME PAGARE LA FATTURA PER OTTENERE IL BONUS SICUREZZA?
Per ottenere questa detrazione è necessario pagare con bonifico “parlante” (bancario o postale) in cui la casuale deve indicare alcuni specifici dati, pena l’impossibilità di beneficiare dell’agevolazione stessa:
– il codice fiscale del beneficiario del bonus
– la Partita Iva o il Codice Fiscale del beneficiario del pagamento (professionista o  l’impresa che effettua i lavori)
– la causale del versamento (con riferimento all’art 16-bis del Dpr 917/1986)
– il numero, la data e l’importo della fattura

Esempio di causale:
“Bonifico per lavori di messa in sicurezza con………. che danno diritto alla detrazione ai sensi dell’art.16-bis Dpr 917/86. Pagamento fattura n. XX del XX/XX/XXXX di € XXXXXX a favore di XXXXXXXX partita Iva XXXXXXXXXXX.
Beneficiario della detrazione XXXXXX XXXXXX codice fiscale XXXXXXXXXXXXXXXX”

COME RICHIEDERE IL BONUS
Non occorre presentare alcuna domanda in quanto la detrazione fiscale del 50% scatta automaticamente una volta compilata e presentata la dichiarazione dei redditi.
Il rimborso avviene sotto forma di detrazione Irpef (purché se ne abbia la capienza) suddiviso in 10 quote annuali di pari importo.
Nella dichiarazione dovranno essere indicati i dati catastali dell’immobile e sarà necessario conservare tutta la documentazione necessaria per la sua compilazione:
quella relativa alle spese sostenute (nel caso di contratto di locazione e di comodato o altro sarà necessario indicare gli estremi di registrazione dell’atto che attribuisce il titolo di detentore ed il consenso di esecuzione dei lavori da parte del proprietario dell’immobile)

– i documenti dei lavori
– la ricevuta del bonifico di pagamento.

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