ATTACCO HACKER TRAMITE RANSOMWARE AI SISTEMI INFORMATICI DEL GSE

 

Da qualche giorno lo sportello del consumatore non è più raggiungibile nè dai nostri sportelli e da qualsiasi utente in rete.

Nel sito internet di Arera all’indirizzo web: https://www.arera.it/it/callcenter.htm si legge il seguente comunicato:

 

Da alcuni quotidiani nazionali, nostro malgrado, oggi apprendiamo che il Gse è stato colpito da un attacco rasnomware denominato “Black Cat”.

Il Gse non ha ancora comunicato ufficialmente di essere stato vittima di criminali informatici.

Il numero verde da noi contattato, ci ha fornito risposte evasive in merito al mancato funzionamento dello sportello del Consumatore.

Secondo il Garante della Privacy, un ransomware è un programma informatico dannoso (“malevolo”) che può “infettare” un dispositivo digitale (PC, tablet, smartphone, smart TV), bloccando l’accesso a tutti o ad alcuni dei suoi contenuti (foto, video, file, ecc.) per poi chiedere un riscatto (in inglese, “ransom”) da pagare per “liberarli”. La richiesta di pagamento, con le relative istruzioni, compare di solito in una finestra che si apre automaticamente sullo schermo del dispositivo infettato. All’utente viene minacciosamente comunicato che ha poche ore o pochi giorni per effettuare il versamento del riscatto, altrimenti il blocco dei contenuti diventerà definitivo ed i dati che sono stati rubati, ovvero informazioni personali, dati di contabilità, contratti, informazioni sui progetti e “molti altri documenti interni dell’azienda” verranno pubblicati in chiaro.

Fbi degli Stati Uniti raccomanda alle aziende di non pagare il riscatto e di condividere informazioni importanti alle autorità per l’individuazione dei responsabili, fra cui “log IP con callback provenienti da indirizzi IP stranieri, indirizzi Bitcoin o Monero e i relativi ID delle transazioni, comunicazioni con gli autori degli attacchi, il file di decrittazione e/o un campione non compromesso scelto fra i file criptati” (fonte www. sicurezza.net)

La nostra associazione esprime molta preoccupazione sull’accaduto, perché il GSE fornisce e gestisce dati privati importanti: i nostri PDR, POD della luce e del gas, carte di identità, i dati anagrafici, dati reddituali per i bonus energia, dati sanitari necessari per accedere tramite lo sportello del consumatore al bonus per il disagio fisico, i dati dei pannelli solari e di tutte le fonti rinnovabili.

Lo sportello del Consumatore non è raggiungibile, gli incontri di conciliazione già fissati saranno rinviati a data da destinarsi, i nostri sportelli dell’associazione non possono inserire nè le pratiche di conciliazione né richieste di bonus energia, gas e acqua. L’assenza di questo ultimo servizio essenziale, crea disagi alle famiglie e/o ai consumatori, già colpite dal caro bollette.

Chiediamo all’autorità, al gse, maggiori chiarimenti in merito all’accaduto ed invitiamo a darci riscontro nel più breve tempo possibile.

Questa comunicazione verrà inviata anche agli altri enti interessati

 

 

Associazione Consumatori e Famiglie APS

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