Lo shock pubblico che ha generato il malore che ha colto sul campo da gioco il giovane ventinovenne Christian Eriksen il 12 giugno scorso – afferma il Presidente di Assoconfam Pino Bendandi – induce a riflettere sull’importanza della tempestività di un intervento medico in casi di simili patologie non solo in ambito sportivo ma anche nella quotidianità di ogni cittadino.
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E’ cosa nota che il nostro paese è oggetto di un progressivo invecchiamento, ancora più evidente se confrontato con i censimenti istat passati. I dati ufficiali aggiornati al 15 dicembre 2020 ci dicono, infatti, che il numero di anziani per bambino passa da meno di 1 nel 1951 a 5 nel 2019 ( nel 2011 il dato era 3,8) e l’indice di vecchiaia ( dato dal rapporto tra popolazione di 65 anni e più e quella con meno di 15 anni) è aumentato significativamente, dal 33,5% del 1951 a quasi il 189% del 2019 (nel 2001 era del 148%).
Così i dati Istat sui decessi di marzo – aprile 2020 per malattie cardiache ipertensive (+ 40% rispetto agli stessi mesi del 2015-2019) chiedono con forza un intervento istituzionale che imponga, in tutti i luoghi di possibile affollamento ( supermercati, centri commerciali, teatri, cinema…), la dotazione di strumentazione e personale qualificato che possano tempestivamente intervenire in casi di malori evitando tragiche conseguenze.
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Casi come quello occorso al calciatore danese, sono maggiormente frequenti fra la popolazione ultrasessantacinquenne. Pensiamo che la politica sanitaria nazionale – conclude Bendandi – comporti anche la tutela dei cittadini, e soprattutto le categorie più fragili, nella loro quotidianità.
A cura della dott.ssa Simona Costamagna