8 Marzo, festa della donna: un’avventura che richiede coraggio, una sfida che non finisce mai

Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza. (Rita Levi-Montalcini)

Il presidente di Assoconfam aps, Pino Bendandi in questa giornata commemorativa sente di esprime i migliori auguri a tutte le donne che nel corso del tempo hanno saputo far emergere le grandi risorse di cui dispongono, facendo rivalere i propri diritti.

Questo giorno di festa e grande riconoscenza del valore di una figura apparentemente indifesa, cela grandi sacrifici.

L’8 marzo è noto per essere la festa della donna. In realtà parlare di festa è improprio: questa giornata è infatti dedicata al ricordo e alla riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile, dunque sarebbe più corretto parlare di giornata internazionale della donna.

La storia della festa delle donne risale ai primi del Novecento. Per molti anni l’origine dell’8 marzo si è fatta risalite a una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell’industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise da un incendio. L’incendio del 1908 è stato, però, confuso con un altro incendio nella stessa città, avvenuto nel 1911 e dove si registrarono 146 vittime, fra cui molte donne. I fatti che hanno realmente portato all’istituzione della festa della donna sono, in realtà, più legati alla rivendicazione dei diritti delle donne, tra i quali il diritto di voto.

Sono molti gli avvenimenti che, dall’inizio del Novecento, hanno portato alla lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne e all’istituzione della Giornata internazionale delle donne.
Il primo evento importante fu il VII Congresso della II Internazionale socialista svoltosi a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907. Durante questo congresso si discusse della questione femminile e del voto alle donne.

Malgrado tanti sacrifici e numerose battaglie, la donna continua spesso a vivere una situazione discriminazione. In una società così evoluta come la nostra, tale situazione è inaccettabile. Del miliardo e 300 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà, il 70% è costituito da donne. La situazione è ancora più grave nei paesi del Terzo Mondo. Si è verificato il cosiddetto fenomeno della “femminilizzazione della povertà”. È un circolo vizioso che getta un peso enorme su milioni di donne.

Assoconfam aps, rinnova i più sinceri auguri a tutte le donne, esprimendo ammirazione per i molteplici ruoli che ognuna di loro svolge in maniera impeccabile in una epoca che mette a dura prova vivere il sociale.

Rimaniamo a disposizione di tutte le donne che vivono situazioni di particolare difficoltà e ricordiamo che Assoconfam collabora con L’associazione Le Metamorfosi, attiva con uno sportello di ascolto a questo numero: 0683513497.

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