AUMENTI PER I CONSUMATORI: ANCHE AVERE UN CONTO CORRENTE DIVENTA SEMPRE PIU’ CARO

AUMENTI PER I CONSUMATORI:

ANCHE AVERE UN CONTO CORRENTE DIVENTA SEMPRE PIU’ CARO

a cura di Maria Stella Anastasi

Gli aumenti che hanno colpito il cd. “carrello della spesa” degli italiani non sono limitati ai generi alimentari. Anche un servizio come il conto corrente, esso stesso bene assolutamente indispensabile per la gestione di qualsiasi famiglia, ha subito fortissimi rincari nel 2022.

A certificarlo è una indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e ConfrontaConti.it, che spiega come tra gennaio 2022 e gennaio 2023 la spesa sia aumentata dell’8%. Il costo medio di un conto tradizionale risulta oggi pari a 132 euro per ogni correntista. Mentre il costo medio annuo di gestione per un conto corrente online è di 90 euro.

L’indagine dell’Osservatorio ConfrontaConti.it e SOStariffe.it certifica, infatti, un rincaro del +7% della spesa media collegata al conto corrente che arriva ad un +26% per i c/c online anche se quest’ultima tipologia di c/c sembrerebbe garantire un risparmio fino a 129 euro all’anno rispetto ai conti tradizionali.

Il conto online continua dunque a rappresentare l’opzione per massimizzare il risparmio anche se oggi registra una riduzione della convenienza rispetto ai conti tradizionali. Per quanto riguarda i conti tradizionali, invece, l’aumento maggiore dei costi si registra in caso di utilizzo online. Scegliere un conto tradizionale e affidarsi esclusivamente ai servizi di Home Banking, infatti, comporta una spesa media del +5% con valore complessivo di 116 euro.

Si tratta, in ogni caso, della modalità di utilizzo più economica in quanto un uso misto comporta una spesa di 152 euro (+7%) e un utilizzo “No Internet” prevede una spesa di 193 euro all’anno (+5%).

A pesare sull’aumento della spesa annuale ci sono svariate motivazioni.
In particolare, si registra un aumento del canone annuo e, quindi, delle spese fisse legate al mantenimento del conto corrente. Aumentano anche le commissioni applicate alle operazioni allo sportello.

Le banche replicano dicendo che le filiali sul territorio rappresentano un costo sempre più rilevante per gli istituti di credito che sono costretti ad aumentare le commissioni per rendere sostenibile il servizio di assistenza “diretta” alla propria clientela.

Peccato che da anni ci avevano detto di passare ai c/c online con i quali avremmo risparmiato e che le banche stanno sempre più chiudendo gli sportelli “fisici” con difficoltà di accesso ai servizi per quella clientela over 75 che, solitamente, non ha alcuna dimestichezza con il computer e, di conseguenza, è tagliata fuori dall’accesso digitale.

La “voce” che registra l’aumento più rilevante riguarda il canone annuo che registra un rincaro del +5% per le banche tradizionali e del +8% per le banche online.
I conti a zero spese, poi, potremmo definirli “questi sconosciuti” nonostante la normativa sul cd. “conto di base” sia tuttora vigente!!!

L’indagine dell’Osservatorio ConfrontaConti.it e SOStariffe.it rileva, altresì, anche un aumento generalizzato delle commissioni per le operazioni allo sportello.
Gli aumenti si registrano per i movimenti, per il prelievo, per i versamenti ed anche per i bonifici allo sportello e per il costo singolo degli assegni.

Utilizzare lo sportello per fare operazioni è più caro sia per le banche tradizionali che per quelle che operano online. L’unica possibilità di risparmiare è quella di utilizzare gli sportelli automatici della propria banca: il prelievo di contante dall’Atm della propria banca è sempre senza commissioni e presso altro istituto, invece, ha un costo medio di 1,24 euro per le banche online e di 1,98 euro per quelle tradizionali.

Per quanto riguarda invece la cd. “moneta di plastica” cioè le carte di pagamento, invece, si registrano costi sostanzialmente stabili (per esempio la carta di debito è quasi sempre gratuita). L’indagine rileva, poi, che gli aumenti più rilevanti sono per la famiglia che sceglie un conto tradizionale con utilizzo misto: qui siamo ad un aumento del +11%.
Più ridotto l’aumento per il c/c con uso online (+6%) e con uso No Internet (+6%).

In ogni caso il conto online è ancora quello più vantaggioso rispetto al conto tradizionale (anche in caso di uso online).

Fonte: Corriere.it

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