Lo spreco di cibo: un problema globale ed ambientale

Con la pandemia scoppiata circa un anno fa, in tanti si sono avvicinati al mondo della cucina come e il passatempo ha coinvolto tutte le età. Ci siamo improvvisati, pasticceri, fornai ed anche chef.

Questo sicuramente è servito per rendere più leggero il tempo che nelle case sembrava non passare mai. Ma attualmente il grande consumo di cibo incide in modo negativo nel nostro ecosistema. Se consideriamo, inoltre, che ci sono paesi in cui la questione alimentare è delicatissima, poiché spesso non c’è nulla da mettere nel piatto, tale argomento non resta solo una questione etica, ma diventa un tema che deve necessariamente essere al centro delle politiche mondiali, poiché inevitabilmente lo spreco di cibo porta all’esaurimento delle risorse naturali già a limite nel nostro pianeta.

La nuova ricerca delle Nazioni Unite, il Food Waste Index Report 2021, fatta dall’Unep (il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e dall’organizzazione Wrap, ha portato alla luce dati importanti sullo spreco di alimenti.

Nel 2019/ 2020 sono state sprecate 931 milioni di tonnellate di cibo. In pratica il 17% della produzione globale di cibo disponibile per i consumatori, l’11% a livello familiare. La maggior parte dello spreco di cibo proviene, dunque, dall’ambito familiare e di consumo (il 61% del totale complessivo).

Importante è la giornata “Overshoot Day” il giorno che indica ufficialmente l’esaurimento delle risorse rinnovabili che la Terra riesce a rigenerare nell’arco di 365 giorni. Non si tratta di una data fissa ma di una data che di anno in anno varia a seconda della velocità con cui tali risorse vengono sfruttate.

Come può il consumatore aiutare a diminuire l’impatto sull’ecosistema globale?
Vi diamo alcuni importanti suggerimenti:

  1. Prepara una la lista della spesa: abituarsi a pianificare, senza necessariamente essere troppo meticolosi, i pasti della settimana, può diminuire drasticamente il numero di alimenti che finiscono nella spazzatura.
  2. Guardare attentamente la scadenza degli alimenti: spesso gli alimenti con vita residua più lunga sono quelli meno in vista negli scaffali.
  3. Evita di fare spesa a stomaco vuoto: in tal modo il tuo carrello non si riempirà dei tipici prodotti inutili che si comprano presi dallo stimolo della fame.
  4. Attenzione ai formati convenienza: molto banalmente, i famosi 2×1 o 3×2 sono convenienti solo se si consuma effettivamente il prodotto, altrimenti rischiano solo di ingrossare il bidone della spazzatura.
  5. Riporre gli alimenti per scadenza: è una regola semplice ed estremamente efficace contro lo spreco: i prodotti con una data di scadenza più lontana vanno dietro, quelli più vecchi vanno riposti davanti per consumarli prima.
  6. Utilizza il frigorifero in modo strategico: questo è fondamentale nella battaglia contro lo spreco, anche energetico. Ti ricordo che la temperatura ideale per il frigorifero è di 4 gradi.
  7. Congela gli alimenti avanzatiè un utile espediente per utilizzare gli avanzi prima che vadano a male, cercando di scrivere sempre sul contenitore la data. Ricordati anche che gli alimenti scongelati e successivamente cotti possono essere ricongelati.

Assoconfam aps tutela il consumatore preoccupandosi anche di sostenere l’ambiente in cui esso vive. E’ nostro dovere prenderci cura di ciò che ci sta intorno. Per questo l’associazione si adopera con progetti regionali e nazionali per sensibilizzare gli utenti all’uso delle risorse, alla tutela ambientale ecc.

Se sei curioso di sapere qualcosa di più sul nostro ultimo progetto vai su https://www.tuteliamoambiente.it/

Valentina Calò
Valentina Calò

Laureata in Lettere e Filosofia, con specializzazione in comunicazione d'impresa marketing e web alla Lumsa di Roma; lavora in Assoconfam da Settembre 2020 come collaboratrice nel settore della comunicazione.

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