SPRECO ALIMENTARE: 10 regole per ridurlo al minimo

Con l’espressione “spreco alimentare” solitamente si fa riferimento alla perdita di cibo ancora commestibile che si ha lungo tutta la catena di produzione e di consumo. Si tratta di un tema, purtroppo, sempre molto attuale nel dibattito pubblico, diventato ormai parte integrante delle politiche internazionali ed europee in materia di sostenibilità.

Nonostante questo, sebbene ad oggi, manchi ancora una visione condivisa e, soprattutto a livello comunitario, di una normativa comune che ne regolamenti gli aspetti più elementari, a cominciare da ciò che si intende per “eccedenza alimentare” e “spreco” è indispensabile che ognuno di noi faccia la propria parte soprattutto nella quotidianità.

Basta seguire dieci semplici regole:
1. Pianifichiamo con attenzione la nostra spesa;

2. Prepariamo con cura gli alimenti e conserviamoli adeguatamente;

3. Evitare di acquistare cibo in eccesso lasciandosi tentare dalle offerte o dalle maxi confezioni;

4. Pane, frutta e verdura sono gli alimenti maggiormente sprecati; quando li compriamo cerchiamo di non esagerare nelle quantità;

5. Leggere sempre con attenzione la scadenza sulle etichette;

6. Inventiamo ricette per mangiare il giorno dopo quanto avanzato;

7. Quando andiamo al ristorante, prendiamo l’abitudine di farci consegnare la doggybag, la scatola che permette di portare a casa gli avanzi dei pasti;

8. In occasione di feste o ricevimenti chiediamo ai nostri ospiti a portare a ca- sa una parte delle pietanze non consumate;

9. Ricordiamoci sempre, quando cuciniamo, di non eccedere nelle quantità;

10. Informiamoci, documentiamoci, aggiorniamoci sui programmi antispreco della nostra città: avremo la possibilità di offrire il nostro surplus alimentare a chi ne ha bisogno.

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